Come scegliere una tavola da wingfoil? Guida all’acquisto

Con questo articolo vorrei aiutarti nel acquisto della tua tavola wing fornendoti delle “linee guida” che ti permettano di orientarti nella vastità delle offerte del mercato wingfoil (e di non buttare nel cesso i due euro che ti sei sudato!!) sia che tu voglia comprare una tavola wing nuova o orientarti su un hydrofoil usato.

Ci sono alcuni fattori fondamentali da capire prima di dar fondo al portafoglio, quindi inizieremo dandovi degli spunti di riflessione in base ai parametri da considerare durante la scelta della vostra tavola da wingfoil

COM’È FATTA UNA TAVOLA DA WING?

Fondamentalmente è una piccola barca che ci permette, sfruttando la trazione generata dal wing e la portanza dell’hydrofoil, di navigare, prendere velocità e quindi finalmente di decollare!

Le tavole da wingfoil sono costruite con soluzioni innovative e materiali compositi (espansi sintetici, fibre nobili e resine bicomponenti) per garantire durabilità, rigidità e resistenza, comfort di navigazione e prestazioni diverse.

SCEGLIERE UNA TAVOLA WING IN CARBONIO?

Carbonio o non carbonio?

Può sembrare ingannevole, ma la differenza di peso non è enorme e dipende da quanto vuoi spingere il tuo livello nel wingfoil: Se hai intenzione di andare grosso e quindi fare atterraggi duri, pensa al carbonio, mentre se sei un comune mortale come me, la differenza in denaro che ti servirebbe per un’ala in carbonio sono soldi che puoi investire meglio acquistando un altro hydrofoil usato o un’ala wing per ampliare il tuo quiver.

TAVOLA WING GONFIABILE o TAVOLA WING RIGIDA?

Molti mi chiedono, soprattutto chi è ai suoi primi passi sul wing e quindi deve usare tavole delle dimensioni di un transatlantico, se la tavola gonfiabile è preferibile ad una rigida.

”Ho una smart e non riesco a portare la tavola, con una gonfiabile non avrei nessun problema!”

Ecco, solo in quello non avrai problema! Scherzi a parte, cosa vogliamo dalla nostra tavola? Che plani velocemente? Che fenda il chop che ci sbilancia? Che ci aiuti nella fase di pumping? Ecco, tutte queste caratteristiche una tavola gonfiabile non le ha!

La tavola gonfiabile ha senso solamente per dimensioni superiori ai 110 litri, quindi per persone sui 100kg o per muovere i primi passi nella disciplina.

L’HYDROFOIL E LE INFINITE VARIABILI

L’hydrofoil è l’ala immersa che fornisce, attraverso la velocità (generata dall’ala e dalla tavola), la portanza necessaria a far sollevare il vostro culone dall’acqua.

Essenzialmente l’hydrofoil è composto da un mast o, detto all’italiana, albero o piantone: questo generalmente, ha un altezza che va dai 75cm ai 95cm e oltre, costruito in leghe come l’alluminio o il carbonio.

QUALE MAST SCEGLIERE?

Con un mast da 75cm ti sarà più facile imparare il wingfoil, le cadute faranno meno male e ti fornirà quella stabilità necessaria mentre impari a fare i primi voli.
Quando avrai una buona padronanza della wing e un buon feeling con l’hydrofoil, un mast da 85cm sarà la giusta via di mezzo perchè offrendo più leva ti permetterà di fare virate più radicali senza far andare in cavitazione.

QUALE HYDROFOIL SCEGLIERE?

Innanzitutto chiariamo una cosa: Per capire le caratteristiche del nostro foil da sogno dobbiamo capire che quello che conta non sono le dimensioni, ma l’Aspect Ratio!

Faccio un esempio lampante con il mondo delle moto: Una 600cc non è uguale ad un’altra 600cc, ci sono le moto da strada, quelle da motocross,  supermotard e ci sono pure gli scooter! Claro? 

L’aspect ratio, detta amichevolmente A.R., è quel numerino scritto in piccolo sull’hydrofoil che ne determina le caratteristiche, o meglio definisce il rapporto tra l’apertura alare (wing span) e la sua corda.

Esattamente la formula dice: AR = Span2/Area

e si misura con cifre dal 5 al 10 e oltre.

Hydrofoil con AR basso/medio (5-6) sono foil molto stabili e hanno molta portanza aiutandoti a decollare facilmente a basse velocità.

Hydrofoil con AR alta (da 7 in su), essendo più sottili e lunghi, producono meno resistenza in acqua e forniscono molta velocità nella planata.

A parità di volume, foil con bassa AR curvano più stretti, mentre con AR alta le virate diventano più ampie.

  • AR5: Il più accessibile e te lo consiglio per imparare a fare i primi passi in wingfoil;
  • AR6: Un po’ come il nero, sta bene con tutto! Versatile e performante, con la sua campata media ti garantisce una bella manovrabilità nelle onde e un buon pumping;
  • AR7/8: Aumenti la velocità, aumenti il glide, aumenti il godimento! È vero, la sua ampiezza limita un po’ nelle virate che sono ampie, ma puoi sempre accorciare il fusolage (questa è un’altra storia!)
  • AR9/10: Glide imbarazzante, riservate agli adetti ai lavori (leggasi PRO) e downwind estremi.. o alle session di pumping quando cippa il vento!

Calcola che più la front wing è grande (la grandezza si esprime in cm2) maggiore sarà il lift (portanza) e la stabilità e minore la velocità e l’agilità.

SCEGLIERE LA TAVOLA WINGFOIL IN BASE ALL’ESPERIENZA

Sei un drago e quindi di questo articolo non te ne fai nulla o sei alle prime armi?

Il vecchio saggio dice: se sei un principiante del wingfoil devi sommare il tuo peso (1kg=1Litro) a 40 litri ed ottieni il volume della tavola wing dei tuoi sogni

70kg di rider= 70l+40l= 110 litri

Hai già una buona padronanza della wing e un buon feeling con l’hydrofoil? Nessun problema! Aggiungerai al tuo peso un volume di 20 litri o meno! 

Le tavole di litraggio inferiore al tuo peso (espresso in litri) sono normalmente riservate a rider con un ottimo feeling sul wingfoil e ti permetteranno di avere più manovrabilità, reattività e velocità.

Generalmente, se sei al tuo primo approccio al wingsurf e non hai mai messo piede su una tavola, ti consiglio litraggi di tavola ben superiori alla “regola del saggio” come, ad esempio, una tavola SUP, magari gonfiabile.

SCEGLIERE LA TAVOLA WINGFOIL IN BASE ALLE CONDIZIONI DEL TUO SPOT 

Vivi in Brasile o a Riccione? Ossia, fai prima ad accendere un ventilatore o frequenti spot ventosi?

Questo sarà fondamentale nella scelta della tua tavola da wing

Se nello spot che frequenti il vento non manca, una volta che avrai una buona padronanza della wing e un buon feeling con l’hydrofoil, potrai permetterti di scendere con il volume della tavola e passare al lato oscuro della forza!

Se, al contrario, devi fare dei riti propiziatori per veder muoversi una foglia, allora il mio consiglio è quello di mantenere un buon volume di tavola, sia per assicurarti di tornare a casa senza problemi. sia per far planare prima e più velocemente la tavola e quindi di far prendere portanza all’ala dell’hydrofoil.

Per quel che mi riguarda, in condizioni di vento normali utilizzo una tavola di litraggio equivalente al mio peso e in condizioni di vento limite, mantengo la stessa dimensione (piccola, quindi più maneggevole) di ala hydrofoil ed uso una tavola di circa 20 litri più del mio peso.

t-shirt kitesurf a campione del garda, indossata da roberto seduto su gommone lift

Credo di averti dato tutte le informazioni per essere in grado di scegliere autonomamente la tua prima tavola da wingfoil.

Se hai ancora dubbi, passa in negozio e sarò ben felice di spiegarti altro e raccontarti quello che ho imparato in questi anni planando sul mio wingfoil!

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